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RASSEGNA STAMPA - La Provincia di Lecco

21-03-2022

«Difficile vendere ai clienti l’aumento dei prezzi»

«Sto vedendo sul mercato prezzi dell’alluminio comprato direttamente dall’estrusore a 6-7 euro al chilo, il doppio rispetto a un anno fa. Grazie alla nostra attenta programmazione delle scorte, anche oggi la mia azienda ha alluminio per le lavorazioni, ma si fa sempre più difficile trovare il materiale e convincere i clienti ad accettare un aumento dei prezzi».
Paolo Bertoni, alla guida (insieme a sua moglie e a due soci) della Trimat di Viganò, ha avviato l’attività nel 2008, pochi mesi prima che gli effetti della crisi finanziaria partita dagli Stati Uniti si riversasse nell’economia delle produzioni. «Ne abbiamo attraversate tante – afferma –, iniziando l’attività nel periodo peggiore di sempre, e ne siamo usciti. La nostra azienda va bene, ha ordini e mercato, siamo piccoli ma solidi. Eppure, quello che sta accadendo ora sui prezzi e sull’indisponibilità di prodotto è qualcosa di mai visto».
Bertoni spiega che già l’anno scorso i suoi fornitori, gli estrusori da cui compra l’alluminio per la sua azienda di carpenteria leggera, gli hanno chiesto di portare la programmazione degli ordini di materia prima fino a fine 2022 «e lo abbiamo fatto – afferma Bertoni -, ma non saprei proprio dire quanto pagherò il materiale a quella data. Lo saprò 20 giorni prima dell’estrusione».
Con quattro dipendenti più i tre soci tutti operativi, l’azienda fabbrica banchi, nastri trasportatori, protezioni sia in policarbonato che in rete. Trimat lavora con matrici di proprietà («Tutte le nostre produzioni sono pezzi unici», dice Bertoni) per clienti dei settori automazione e costruzione di macchine industriali.
«Fino a quando siamo riusciti – aggiunge Bertoni – non abbiamo girato i rincari sui nostri clienti, ce li siamo accollati riducendo magari qualche punto di sconto, ma quest’anno ho dovuto intervenire. Abbiamo per fortuna molto lavoro, ma vedo che qualche cliente sta decidendo di rinviare il ricambio di nastri trasportatori, che costano il 35% in più di due anni fa».
Trimat deve rifornirsi anche di policarbonati per le protezioni, che acquista direttamente dagli importatori, mentre per i nastri trasportatori compra i tappeti in gomma o poliuretano, forniture che ci dice di pagare «a carissimo prezzo, su tempi di consegna sempre più dilatati.
Per fortuna l’anno scorso ho dato retta al mio socio e mi sono fatto convincere a mettere sul tetto un fotovoltaico da 20 kW, entrato in funzione in autunno. Non ero tanto dell’idea, ma con la situazione che si è creata, è certo un aiuto sulle bollette»

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